Dott.ssa Arianna Redaelli


Psicologa e Psicoterapeuta

Chi è lo psicologo? E lo psicoterapeuta?

Lo psicologo è un professionista della salute che utilizza specifiche metodologie e tecniche al fine di aiutare il paziente nella prevenzione e risoluzione di uno stato di disagio, attraverso il sostegno alla persona, alla coppia, alla famiglia, alle organizzazioni in particolari momenti di crisi e ponendosi come aiuto esterno per la valorizzazione e il potenziamento delle risorse di ognuno. Ha conseguito una Laurea in Psicologia, ha effettuato l’esame di stato per l’abilitazione alla professione di psicologo, è iscritto ad un Ordine Regionale degli Psicologi.

Lo psicoterapeuta è un professionista laureato in Psicologia o Medicina e Chirurgia, che abbia acquisito una specifica formazione teorica e pratica, almeno quadriennale, presso scuole di specializzazione universitarie o riconosciute dal MIUR secondo la normativa vigente.
In presenza di una sofferenza psicologica significativa, che può anche affondare le proprie radici in esperienze lontane nel tempo, oppure in presenza di una sintomatologia clinica più o meno importante lo psicologo può valutare la necessità di un trattamento terapeutico che è però di competenza esclusiva dello psicoterapeuta.
In altre parole, la psicoterapia è l’intervento indicato per la cura e il trattamento della sofferenza della psiche, sia essa di natura mentale, emotiva o comportamentale.

Ciò non significa che chi intraprende una psicoterapia debba necessariamente manifestare una patologia psichica, ma il grado di sofferenza per cui la psicoterapia è l’intervento più indicato coinvolge più nel profondo la persona, inficiando la sua capacità di attivare le proprie risorse soggettive o il suo funzionamento personale, relazionale o lavorativo.
Più in generale potremmo dire che obiettivo di una psicoterapia è la cura e il cambiamento di modalità emotive, cognitive, relazionali e comportamentali che danno origine a una sofferenza più o meno intensa, compromettendo il perseguimento degli obiettivi importanti per il soggetto.

Perché richiedere una consulenza?

Quali i pregiudizi da sfatare?

La salute intesa come benessere fisico è un concetto ormai acquisito. Le malattie organiche sono trattate con terapie farmacologiche, è dimostrato che la prevenzione sia un’arma per cogliere i primi segnali e trattare le diverse patologie, gli esami diagnostici sono una prassi comune, l’attività fisica è promossa come fonte di benessere e la cura della persona passa attraverso un’alimentazione sana ed equilibrata.
Il benessere psicologico ha un ruolo altrettanto importante nella vita umana, ma spesso il disagio psicologico è visto come un “problema”, un aspetto da tacere. Socialmente è meno legittimato rispetto ad una patologia organica, che viene percepita come una causa esterna e quindi scarsamente controllabile. Il senso comune attribuisce il disagio psicologico a scarse capacità della persona di reagire agli eventi.
Ciò comporta una ritrosia a parlare delle proprie difficoltà e soprattutto a rivolgersi ad un professionista, per il timore del giudizio degli altri.

Ne deriva che la figura del terapeuta è spesso circondata da falsi miti, da pregiudizi: